martedì 19 gennaio 2016

Nuova edizione del "Libro d'Oro".

 
E' in fase di realizzazione la pregevole edizione aggiornata del Libro d'Oro delle Famiglie Nobili e Notabili, edito dalla Accademia Templare di San Bernardo, e curata dal nostro confratello Conte Prof. Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna, uno dei più famosi ed autorevoli studiosi di scienze araldiche e genealogiche in Italia. Info: tradizioneuropea@gmail.com
 

lunedì 4 gennaio 2016

Intervista ad Antonino d'Este Orioles.

INTERVISTA A S.A.S. ANTONINO D'ESTE ORIOLES GRAN MAESTRO DELL'ORDINE DEI SS CONTARDO E GIULIANO
Abbiamo intervistato Sua Altezza Serenissima Antonino d'Este Orioles. Un grande onore che premia ancora una volta Sguardo Sul Medioevo come punto di riferimento delle migliori realtà filantropiche italiane. 

D: Altezza Serenissima, grazie per avermi voluto concedere l'onore di questa intervista oltre che la possibilità di fregiarmi del titolo di Cavaliere dell'ordine di Vostra collazione. La prima domanda è a carattere generale. Come si fonde la sua famiglia con Tortorici?

R: non vi sono fonti storiche ufficiali né sul perché né sulla data certa di arrivo a Tortorici dei primi Estensi. Le prime notizie ricavate da atti notarili e da ricerche storiche locali datano, la presenza di componenti della Famiglia d'Este a Tortorici, nella seconda metà del XVI secolo. I motivi che portarono componenti della Famiglia a stanziarsi in un territorio così lontano, sono forse da ricercare negli eventi tumultuosi che videro il Ramo Ducale entrare in contrasto con il Papa,nel periodo compreso tra la fine  del 1597 e l'inizio del 1598. Ricordiamo infatti che alla morte del Duca Alfonso II d'Este, avvenuta nell'ottobre del 1597 senza lasciare discendenti diretti, il titolo di duca era passato a Cesare, del ramo Montecchio e il Papa Clemente VIII aveva dichiarato finito il dominio Estense su Ferrara. Dal canto suo Cesare non voleva rinunciare a Ferrara e alla successione, i contrasti con il Papa si inasprirono al tal punto che lo stesso firmò la Bolla di Scomunica per il Duca e i Ferraresi. Di lì a poco infatti, Cesare dopo aver cercato invano l'appoggio di Francia e Spagna contro il papa, il 13 gennaio del 1598 concluderà un accordo col Pontefice, le cosiddette convenzioni Faentine con le quali Ferrara e i territori della Romagna passavano allo Stato Pontificio. Appena avuta la notizia della devoluzione di Ferrara al Pontefice, i Conservatori Modenesi riuniti in Consiglio, deliberarono di inviare ambasciatori a Corte per offrire la Città di Modena al Duca Cesare (cit.:....... essendosi discorso che Sua Altezza Serenissima sia per venire a stare in questa città...) in questo scenario è quindi da ricercare l'allontanamento, forse non proprio volontario di quei componenti la famiglia che si stabilirono a Tortorici. Una terra lontana, si, ma una terra dove potevano godere della protezione e dei favori del Vicere di Sicilia Ferrante Gonzaga e dove godettero del trattamento di Magnificus. Trattamento questo riservato al Ceto Nobile. 

D:  Sul sito internet leggiamo di una Accademia, ci può dire in cosa consiste e come è possibile farne parte?

R: Il primo atto costitutivo dell'Accademia, risale al 1860. La stessa fu costituita con l'intento di valorizzare e quindi patrimonializzare sotto il profilo storico e culturale lo studio di quei territori dove è storicamente provata la presenza della Famiglia d'Este e d'Este Orioles. Non bisogna infatti dimenticare, che gli Estensi furono una dinastia molto prolifica e moltissime famiglie possono sicuramente vantare discendenze dalla stessa, ad esempio i Malaspina, i Pallavicino, i Massa Parodi. Mettere quindi insieme questo enorme patrimonio culturale e storico nel rispetto delle tradizioni, anche attraverso lo studio delle  diversità sociali culturali ed economiche dei territori pre unitari, spesso domini e feudi delle citate famiglie. Questo senza ombra di dubbio era ed è lo scopo dell'Accademia. Non bisogna altresì dimenticare che il mecenatismo e le attività di governo dell'epoca (spesso discutibili)  hanno contribuito ad accrescere quello che oggi possiamo tranquillamente definire patrimonio Nazionale.  Non tutti sanno, ad esempio, che Eleonora d'Este, (mecenate di Torquato Tasso)  sposa in seconde nozze il Principe Gesualdo. La famiglia d'Este ritorna ancora ad essere presente nelle cronache del Sud Italia, territori ben lontani dai domini Estensi ed è proprio nel Palazzo del Principe di Venosa Carlo Gesualdo che fu ospitato il Tasso. L'Istituzione rilascia titoli Accademici Privati e onorifici. La valutazione del Curriculum Vitae e l'attività di studio nelle materie contemplate danno la possibilità all'Istante di poter ottenere il titolo di Accademico d'Onore. A tale proposito, si stanno concludendo importati accordi con Università Private legalmente costituite e riconosciute, per l'accreditamento dell'Accademia e per il riconoscimento dei Titoli d'Onore. 

D: Altezza, dalla data di successione, ha voluto dare  nuova linfa agli statuti del'Ordine: in cosa consistono questi cambiamenti?

R: L'Ordine fu costituito come Ordine di Merito dal mio Avo Antonino II il 15 Agosto dell'anno 1860. Questo era riservato ai membri della famiglia e a quanti ad essa erano stati legati. Bisogna ricordare, che la famiglia d'Este (prima) e d'Este Orioles dal 1662 in avanti, ha sempre avuto una particolare sensibilità nei confronti delle classi meno abbienti. E' storia il fatto che il Monte Frumentario d'Este istituito a Tortorici nella prima metà del 1600 è in assoluto il primo. Venivano accantonati cereali e ortaggi a lunga conservazione per il fabbisogno delle famiglie povere e per i momenti di carestia. Nella Sicilia del tempo, molte furono le famiglie che "copiarono" l'iniziativa e la costituzione del Monte Frumentario o del Rabico divenne una consuetudine. Tortorici, però, al contrario di altre Città e territori si era già riscattata dal potere Feudale della famiglia Mastrilli divenendo Città Regia e pertanto i frutti della terra e i proventi del raccolto, tolte le imposte da corrispondere direttamente al Vicere, potevano  essere utilizzate, dalle famiglie possidenti, in maniera liberale. Insomma, attività di filantropia e beneficenza a totale carico e spese della Famiglia d'Este Orioles. Nel 1852 per effetto di un Regio Decreto, tutte le realtà (Monte Frumentario o Rabico) presenti sul territorio siciliano dovettero consorziarsi, per dare vita a ciò che oggi conosciamo come "Consorzio Agrario". E' proprio per continuare l'opera della Famiglia, che Antonino II, costituì l'Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l'Ospitaliere, dedicandolo e ponendolo sotto la protezione dei Santi, che hanno sempre rappresentato un punto di riferimento spirituale e religioso per la Famiglia. All'atto della mia nomina per diritto di successione, nel rispetto delle Tradizioni, ho voluto adattare gli statuti ai tempi e dare la possibilità a tutti coloro che vogliono dedicare il proprio tempo e le proprie risorse a favore del prossimo e delle persone meno fortunate di poterlo fare con lo spirito della Cavalleria e delle Sue antiche regole. Ho inoltre voluto istituire la Medaglia di Merito per tutte quelle persone, associazioni ed enti, che si sono particolarmente distinti nelle attività benefiche e filantropiche e di cui il Gran Magistero ha avuto notizia. 

D: Molti ordini vantano discendenze che poi si rivelano fittizie: ciò non si può dire dell'Ordine dei Santi Contardo e Giuliano data la presenza del Patrimonio Araldico. Sulla base di quali documenti può vantare la discendenza con la famiglia d'Este?

R: La discendenza è provata dagli atti a supporto della Genealogia: notarili,  parrocchiali (nascite, matrimoni e morti) fino all'anno 1812 e atti di stato civile per gli anni successivi. In merito al patrimonio Araldico e alla Fons Honorum, esso promana dalla Lettera Patente rilasciata dal Duca Ercole III d'Este nell'anno 1798 dalla Residenza Veneziana (il Duca era in Esilio a Venezia a seguito dell'invasione da parte delle truppe Napoleoniche) e controfirmata dal fedelissimo capo di gabinetto e ministro per gli affari interni Gerardo Rangone. Nella Patente il Duca Ercole, riconosce al lontano Cugino Antonino (che a seguito diverrà Antonino I) in Tortorici, le dinastiche prerogative e gli onori che furono proprie della famiglia, oltre che riconoscere il diritto di pretensione sui territori e titoli della Famiglia Orioles. Devo, a tale proposito, fare una precisazione. La mia Famiglia non ha mai vantato pretese al Trono di Modena, sappiamo bene come sono andate le cose e abbiamo troppo rispetto per la Storia. L'unica figlia di Ercole III andò in sposa a Ferdinando d' Asburgo. Nulla da eccepire, nella tumultuosa vicenda della Restaurazione post Napoleonica, il Duca Ercole III preferì apparentarsi con la potente famiglia degli Asburgo.  Un atto di illuminata politica. Pertanto stiano sereni, quei ben pensanti, spesso foraggiati criticoni. Nessuna pretesa sul Ducato e sui Territori Estensi, ma soltanto l'uso Agnatizio e Collaterale delle Titolature, per diritto di Nascita e di Successione. 

D: Quali sono le attività principali dell'Ordine?

R: Mi piace quando mi si pone questa domanda, rispondere con una frase che ho "rubato" ad una nostra Dama d'Onore: "Regaliamo un Sorriso". Cosa c'è di più bello di un sorriso. Esso esprime gioia, serenità, felicità.....Ecco, su segnalazione dei nostri Cappellani, dei nostri Cavalieri, degli Amici dell'Ordine ci occupiamo di aiutare qualcuno in difficoltà alleviando qualche pena e regalando un sorriso. Tutte queste attività sono coordinate ovviamente da un responsabile delle Attività Assistenziali, incarico questo ricoperto dalla mia compagna di Vita, la Dama di Gran Croce Donna Loredana dell'Anno, alla quale devo moltissimo per l'impegno costante e instancabile che unitamente a tutti i Cavalieri e Dame profondono nelle attività. Il nostro Ordine si sostiene con risorse proprie, ognuno di noi partecipa con delle piccole economie, ma tutto ciò che facciamo lo facciamo con slancio, sacrificio e soprattutto con lo spirito di Carità Cristiana all'insegna dei Valori antichi della Cavalleria

D: Quali sono gli obiettivi futuri?

R: Ho un sogno: Realizzare delle strutture da adibire a centri di aggregazione dove Bambini e Anziani possano trascorrere del tempo in reciproca compagnia e regalando gli unir qualcosa agli altri. Gli anziani l'esperienza di vita, i bambini il sorriso e la gioia di vivere. Parto dal presupposto che non c'è albero senza radici e non c'è futuro senza storia. Questo è il mio sogno: realizzare "La scuola della Vita".

Ringraziamo di cuore S.A.S. Antonino d'Este per aver concesso a Sguardo Sul Medioevo questa intervista e al sottoscritto la nomina a Cavaliere.